Per il personaggio su cui si basa questo libro, vedi Montblanc Noland
Noland il bugiardo è un libro molto famoso pubblicato solo nel mare settentrionale. Parla di Montblanc Noland, vissuto proprio in quel mare circa quattrocento anni fa.
I genitori usano le vicende del libro per convincere i figli a non dire bugie, altrimenti faranno la stessa fine di Noland.
In seguito alla fallita spedizione promossa dal re di Lvneel per raggiungere la città d'oro, quest'ultimo fece condannare Noland a morte e fece pubblicare il libro. I familiari e i discendenti di Noland subirono l'umiliazione derivante dagli eventi raccontati in esso.
Trama[]
È una storia accaduta tanto tempo fa, qualcuno parla addirittura di quattrocento anni fa. In un remoto paese del mare settentrionale viveva un uomo chiamato Montblanc Noland.
Pare che facesse l'esploratore e che i suoi racconti sembrassero tutti delle grosse fantasticherie, e nessuno degli abitanti del villaggio riusciva a distinguere la finzione dalla realtà.
Un giorno, di ritorno da un lungo viaggio, Noland fece un annuncio al re.
"Sua maestà, ho visto una quantità d'oro enorme in un isolotto in mezzo al grande oceano", disse Noland. Fu così che l'intraprendente sovrano mise in piedi una flotta di duemila uomini...
E si diresse alla volta di quell'isola sperduta. Dopo molte battaglie contro i mostri marini e dopo innumerevoli tempeste...
Il re, con cento superstiti, riuscì a sbarcare sul fatidico isolotto, ma con grande disappunto vi trovò solo una giungla rigogliosa.
Per Noland la punizione fu nientemeno che la condanna a morte, ma prima di morire il malcapitato pronunciò delle precise parole.
"Ma certo! L'oro dev'essere sprofondato in mare!". Il re non volle assolutamente dargli ascolto. Nessuno ormai credeva a una sola parola di ciò che diceva Noland, ma lui mantenne le sue convinzioni fino alla morte.