One Piece Wiki Italia
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Nojiko è la sorella maggiore di Nami. Le due non sono sorelle biologiche, ma sono state entrambe adottate e cresciute da Bellmer.

Aspetto

Nojiko

Nojiko prima del salto temporale.

Nojiko è una ragazza di media altezza. Ha i capelli corti lilla, un fisico slanciato e la pelle abbronzata. Ha alcuni tatuaggi sul braccio destro e sul petto.

Indossa una maglietta senza maniche di colore beige, pantaloni blu e sandali viola. Aveva anche un bracciale che in seguito ha regalato a Nami prima della sua partenza.[2]

Dopo due anni si è lasciata crescere i capelli, che le arrivano fino alle spalle, ed è diventata più magra.

Carattere

È gentile con sua sorella e con Genzo, che entrambe le ragazze considerano una figura paterna. Al contrario di Nami, Nojiko preferisce evitare i guai, anche se talvolta si comporta bruscamente. Con il tempo ha iniziato a preoccuparsi per l'incolumità dei suoi concittadini: durante la tirannia di Arlong li ha più volte convinti a non ribellarsi per impedire che si facessero del male, poiché non le piacciono le persone che buttano via la loro vita.

Relazioni

Famiglia

Bellmer famiglia

La famiglia di Nojiko.

Nojiko è la figlia adottiva di Bellmer e la sorella maggiore adottiva di Nami. Le tre formavano una famiglia molto unita. Nojiko non ha mai avuto problemi con l'essere stata adottata e ha sempre supportato la sorella, anche nei suoi difetti. Quando Nami si è unita ai Pirati di Arlong si è infuriata con lei, ma dopo avere capito le ragioni dietro la sua scelta si è fatta un tatuaggio per mostrare il proprio sostegno nei confronti della sorella.

Genzo

Genzo si è sempre preso cura di Nami e Nojiko al punto che si può considerare quasi la loro figura paterna.

Storia

Passato

Bellmer protegge

Bellmer protegge Nojiko e Nami dai pirati di Arlong.

Quando era solo una bambina si ritrovò nel mezzo di una battaglia tra pirati e Marina che lasciò morte e distruzione attorno a lei. Alla fine degli scontri cominciò a girovagare e trovò una neonata; proseguendo nelle ricerche incontrò Bellmer, che si occupò di portarle in salvo. Qualche tempo dopo Bellmer tornò al suo villaggio natale con le due bambine ed annunciò che le avrebbe adottate, con grande gioia di Nojiko. La loro vita insieme fu difficile a causa della povertà di Bellmer.

Un giorno Arlong invase l'arcipelago e pretese molti soldi da ogni abitante, minacciando di uccidere chi non avesse pagato. Bellmer, che non aveva abbastanza soldi per tutte e tre, decise di usare ciò che possedeva per le sue figlie e per questo Arlong le sparò.

Dopodiché Nojiko prese il suo posto nella coltivazione dei mandarini. Quando scoprì che Nami era entrata a fare parte della ciurma di Arlong per potere riscattare la libertà dei suoi concittadini, la sostenne e le restò a fianco.

Saga di Arlong Park

Al villaggio di Gosa Nojiko impedisce a Chabo di colpire Usop, che il ragazzino aveva scambiato per un sottoposto di Arlong, e tramortisce il cecchino per evitare che colpisca un uomo-pesce. Dopodiché porta sia Chabo che Usop a casa propria, dove convince il bambino a non sprecare la propria con battaglie invincibili. Una volta che Chabo torna dalla madre Nojiko dialoga con Usop e gli rivela che quella è la casa fiove è cresciuta assieme a sua sorella adottiva, Nami.

In seguito Nojiko ed Usop raggiungono il cuore del villaggio di Coco, dove Arlong sta per punire Genzo per essere stato trovato in possesso di armi. La ragazza spiega ad Usop che ogni abitante di uno dei villaggi sotto il controllo di Arlong deve pagare un tributo, altrimenti l'intero centro abitato viene distrutto. Quando Arlong si appresta ad uccidere Genzo Nojiko tenta di dissuaderlo, ma l'uomo-pesce è deciso ad ucciderlo come monito per gli altri. Tuttavia Usop interviene e colpisce Arlong con un proiettile esplosivo. Poco dopo che gli uomini-pesce si sono allontanati Nami torna al villaggio e Nojiko la accompagna alla tomba di Bellmer.

In seguito Nojiko assiste alla distruzione della nave del commodoro Pudding Pudding, avvenuta per mano degli ufficiali di Arlong. Poco dopo incontra i Pirati di Cappello di paglia, ai quali decide di raccontare il passato di Nami e dell'arcipelago. Al termine del racconto, chiede ai Pirati di andarsene.

Più tardi raggiunge la piantagione di arance, dove Nezumi sta cercando i soldi accumulati da Nami. Il capitano della Marina, visto che la ragazza non vuole collaborare, ordina di spararle. Nojiko però sopravvive e si unisce al resto del villaggio di Coco che intende ribellarsi.

Giunto alle porte di Arlong Park, il gruppo viene fermato da Yosaku e Johnny, che affermano che se ne occuperanno i Pirati di Cappello di paglia. Una volta che Rufy e i suoi compagni si presentano sul posto, Nojiko e gli altri assistono ai loro combattimenti.

Quando però Rufy rimane bloccato in fondo al mare Nojiko e Genzo si tuffano in suo soccorso e, allungandogli il collo fino alla superficie, gli permettono di respirare. I due tentano di liberare il ragazzo finchè Sanji non spacca il cemento in cui è incastrato.

A quel punto Nojiko assiste allo scontro tra Arlong e Rufy, che si conclude con la vittoria di quest'ultimo.

Dopo la liberazione dell'arcipelago dalla tirannia Nojiko partecipa alla festa tenuta per celebrare la vittoria. In seguito saluta Nami mentre la Going Merry prende il largo.

Saga dopo Enies Lobby

Quando Nami riceve una taglia per i fatti di Enies Lobby Nojiko e Genzo commentano l'immagine sul manifesto. Nojiko trova ironico che pur criticando il fotografo che l'ha ritratta in costume Genzo se ne sia fatto fare una gigantografia.

Dalle tolde del mondo

Due anni dopo Nojiko ha ampliato i suoi affari ed ha iniziato ad usare il tatuaggio di Nami come marchio.

Dalle tolde del mondo - La saga dell'uomo da cinquecento milioni

A seguito della sconfitta di Do Flamingo, mentre Nojiko si diverte vedendo la nuova taglia di Nami, Genzo si lamenta del fatto che la foto sia troppo provocante.

Curiosità

  • Un fan ha chiesto a Oda se i nomi di Kuina e di Tashigi derivassero da nomi di uccelli. Oda l'ha confermato, aggiungendo che anche il nome di Nojiko ha la stessa origine.[3]

Note

Navigazione

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