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Mihar è un pirata. In passato era membro dei Pirati di Barbabianca e originariamente dei Pirati di picche.[1]

Aspetto[]

Mihar è un uomo alto con gli occhiali da sole, i capelli castani e la pelle abbronzata. Indossa un cappello rosso di seta a cilindro, una maglia bianca e rossa con una scollatura a V, una giacca gialla con gli interni marroni e un largo colletto, oltre a pantaloncini rosa e stivali gialli.

Carattere[]

Mihar ama leggere libri, tanto da preferire rimanere sulla nave a leggerli anche mentre i suoi compagni vanno a fare acquisti. Proprio poiché non apprezza le attività all'aperto, viene soprannominato dall'equipaggio "Indoor". Si irrita inoltre quando i nemici assaltano la nave della ciurma, in quanto a causa loro non riesce a leggere in tranquillità.

Desidera anche aiutare i bambini che non sono stati sufficientemente istruiti.

Relazioni[]

Portuguese D. Ace[]

Mihar si preoccupava molto per Portuguese D. Ace, dato che era disposto a tutto pur di riprenderlo dalla nave di Edward Newgate.

Forza e abilità[]

Mihar è un combattente piuttosto forte, che come tutti gli altri membri dei Pirati di picche acquisì una certa fama. Insieme a Skull e Masked Deuce, costituiva il cervello della ciurma.

Armi[]

Mihar impugna una pistola a canna lunga e porta un fucine legato dietro la schiena. Sembra essere inoltre abile nel loro utilizzo.

Storia[]

Passato[]

Mihar era un insegnante. Un giorno naufragò, ma Ace lo salvò dal mare, così Mihar entrò nei Pirati di picche. L'equipaggio si guadagnò una grande reputazione, tanto che era spesso preso di mira dai cacciatori di taglie che approfittavano della nota gentilezza della ciurma, dichiarando di avere problemi alle loro navi. In un'occasione salvò anche Deuce, colpendo un nemico con un proiettile, ed esortò poi il compagno a stare più attento.

Un giorno, alcune navi da guerra inseguirono la ciurma e a bordo della loro nave salì una marine, che Skull riconobbe come Isuka. Mihar sparò un colpo di pistola contro la marine, che lo deviò con la sua spada. La donna poi attaccò Ace, così la ciurma provò a fermarla, ma la marine riuscì ad evitare tutti gli attacchi finché non puntò la sua spada contro Ace. Le navi della Marina intanto sopraggiunsero, ma Deuce fece in modo si scontrassero con una barriera corallina. Isuka allora si gettò in acqua per salvare i suoi compagni.

Giunto sull'arcipelago Sabaody con l'equipaggio, dovette attendere tre giorni affinché la nave venisse rivestita. In seguito, la ciurma levò l'ancora e vide salire a bordo Deuce ed Ace, intrattenutisi sull'arcipelago, notando che Isuka, che era con loro, restò a terra. Sentì quest'ultima affermare che era una marine e dire ad Ace di non morire. A quel punto, furono raggiunti dalle navi della Marina, che però furono tutte distrutte dal pugno di fuoco di Ace. La nave poi si inabissò per raggiungere l'isola degli uomini-pesce e il capitano affermò di volere prendere la testa di Barbabianca.[2]

Due anni prima dell'inizio della narrazione, raggiunta l'isola negli abissi dell'oceano, la ciurma sbarcò. Tornato alla sua nave, Ace scoprì che molti dei suoi compagni erano andati al Mermaid Café e fu invidioso. Mihar gli disse che gli altri non volevano che ci andasse anche lui altrimenti sarebbe stato troppo popolare tra le sirene. A quel punto, Ace affermò che alla ciurma mancava un cuoco, sottolineando le scadenti qualità in cucina di Banshee. In quel momento Masked Deuce tornò sulla nave mostrando ad Ace il manifesto della sua taglia.[2]

Una volta raggiunto il Nuovo Mondo, alcuni membri dell'equipaggio si lamentarono del cibo scadente che erano costretti a mangiare, rispetto alle delizie del Mermaid Café. Ace sottolineò che avrebbero dovuto almeno apprezzare il fatto che potevano mangiare del pesce arrostito grazie al suo potere, ma molti desideravano avere un cuoco a bordo.

Ace voleva incontrare Shanks per sapere come aveva fatto a diventare un imperatore, ma Masked Deuce cercò di fermarlo, perché secondo alcune fonti del Governo Mondiale, il Rosso diventava spaventoso quando perdeva le staffe, e anche gli altri imperatori non erano da meno. Ma Ace non volle sentire ragioni, e per rassicurare i compagni sulla personalità di Shanks, raccontò l'incidente avvenuto tra l'imperatore e Higuma a Foosha. Nessuno nella ciurma aveva mai sentito quella storia e Masked Deuce chiese ad Ace se avesse mai incontrato Shanks prima, ma lui disse di no.

Nonostante il Rosso fosse più difficile da trovare rispetto agli altri imperatori, lo localizzarono su un'isola invernale, dove irruppero in una grotta in cui i Pirati del Rosso stavano festeggiando, ma nessuno di questi fu sorpreso della visita improvvisa. Ace si presentò a Shanks, dicendogli dove era nato e cresciuto, citando Makino e i suoi insegnamenti sulle buone maniere. Nel sentire quel nome, i membri della ciurma dell'imperatore cominciarono a prestare più attenzione al discorso e accettarono il dono di Ace, ovvero una bottiglia di liquore. Il ragazzo disse a Shanks che Monkey D. Rufy era suo fratello e i Pirati del Rosso urlarono che avrebbe dovuto dirlo subito. La festa proseguì e i due capitani parlarono di Rufy e, quando Shanks gli chiese se avesse visitato Rogue Town, Ace disse di non essere interessato a diventare il re dei pirati come suo fratello: lui voleva solo che la sua fama raggiungesse ogni angolo del mondo. L'imperatore allora gli chiese come potesse accrescere la sua fama se non puntasse a diventare il re dei pirati, ma il ragazzo rispose che il suo scopo era sconfiggere gli imperatori. Tuttavia, Shanks non era tra i suoi obiettivi, così gli chiese chi lo fosse, sentendosi rispondere il nome di Barbabianca. Tutti i Pirati del Rosso rimasero sorpresi da tale affermazione, ma Ace affermò senza indugio che i suoi nemici fossero la Flotta dei sette, gli imperatori e i draghi celesti.

Ace chiese a Shanks chi gli avesse procurato quella cicatrice sul volto e rimase sorpreso nel sentire che il responsabile fosse un semplice membro della ciurma di Barbabianca. Il Rosso affermò che non sapeva cosa quel pirata stesse facendo, ma che in quei giorni la cicatrice non gli faceva male. La festa finì e i Pirati di picche lasciarono l'isola.

In seguito la nave della ciurma si arenò sulla spiaggia di Kuri e gli abitanti del villaggio Amigasa, i quali soffrivano una terribile carestia, legarono i provati membri dell'equipaggio e mangiarono tutte le loro provviste; poi i pirati si liberarono e, invece che vendicarsi, si unirono ai locali e restarono al villaggio per alcune settimane.

Raggiunsero poi Onigashima per sconfiggere Kaido, responsabile delle sofferenze degli abitanti, dove ebbero la meglio su alcuni sottoposti dell'imperatore, il quale si trovava altrove con gli ufficiali della ciurma. Solamente Ace rimase sull'isola a scontrarsi con Yamato mentre il resto dell'equipaggio tornò indietro per riportare a casa dei bambini rapiti.

Quando il capitano fece ritorno, i Pirati di picche lasciarono il Paese di Wa e in seguito vennero a sapere che Barbabianca sarebbe sbarcato a breve su un'isola del suo territorio circondata dalla nebbia e la raggiunsero. Nonostante fossero stati avvisati che alcuni sottoposti dell'imperatore sarebbero potuti essere lì, Ace disse che non c'erano problemi perché, nel caso, avrebbero iniziato una guerra.

In quel momento, dal mare apparve un uomo-pesce che teneva in mano il Jolly Roger dei Pirati di picche, preso dalla nave, che poi gettò via, facendo infuriare la ciurma. Wallace, tremante di paura, lo riconobbe: era Jinbe. Dopo uno scambio verbale, Ace e il membro della Flotta dei sette cominciarono a combattere.

Ace salva la propria ciurma

Ace mette al sicuro la propria ciurma per affrontare Barbabianca da solo.

Dopo aver visto il loro capitano combattere per cinque giorni consecutivi, i Pirati di picche erano preoccupati, ma allo stesso tempo eccitati nel vedere la vera forza di Ace per la prima volta. Mentre i due sfidanti erano a terra esausti, apparve Barbabianca con tutta la sua ciurma, offrendo allo sfidante l'opportunità di misurarsi con lui e attaccando subito dopo gli altri Pirati di picche con un fendente. Ace, che aveva i sensi annebbiati, venne svegliato dalle urla e creò un recinto di fuoco per permettere al suo equipaggio di fuggire, mentre lui avrebbe affrontato l'imperatore da solo.

Dopo che Ace fu portato sulla Moby Dick, Mihar e gli altri componenti della ciurma cercarono di recuperarlo, ma tutti i loro tentativi furono inutili, venendo sempre sconfitti. Tuttavia furono risparmiati e alla fine accettarono l'offerta di integrarsi nelle file dell'equipaggio dell'imperatore. Mihar iniziò così ad insegnare a leggere e scrivere agli altri pirati.

Saga dopo la guerra[]

Dopo la morte di Barbabianca, la ciurma si scioglie.

Prototipi per One Piece[]

Mihar concept art

Il concept art di Mihar.

In One Piece Magazine Vol. 2 è presente un prototipo del personaggio.

Differenze tra manga e anime[]

Aspetto[]

Nell'anime, Mihar viene inizialmente rappresentato in due scene diverse in cui non ha gli occhiali e il suo abbigliamento è leggermente diverso rispetto al manga.

Alla sua terza apparizione, ha gli occhiali da vista con le lenti rotonde, i capelli più lunghi e un pizzetto. Il suo cappello è nero, la maglia è verde scura e la giacca è nera con gli interni bianchi.

Passato[]

Viene mostrato l'arrivo della ciurma ad Onigashima, oltre a quando i membri liberarono i bambini rapiti.[3]

Note

Navigazione[]

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