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Disambiguazione Per il bambino che vive a Sandy, vedi Kappa

DJ Kappa era uno dei Pirati Frecce rosse.

Aspetto[]

DJ Kappa era un giovane ragazzo con i capelli verdi e spettinati, che portava sulle spalle un guscio di tartaruga e aveva le mani palmate. Indossava una maglietta gialla con il colletto bianco ed una collana fatta di anelli di metallo con un medaglione grigio a forma di teschio. Portava in testa un paio di auricolari neri e ciò che sembrava essere un cappello bianco senza tesa, anche se in realtà erano dei piatti. Inoltre dal cappello gli spuntava una pianta con due grandi foglie rotonde, per via del giglio garofano che lo aveva riportato in vita.

Carattere[]

DJ Kappa era un ragazzo allegro e spensierato. Non si vergognò di chiedere ad Usop di regalargli il suo cappello e quando si presentò di fronte al resto dei Pirati di Cappello di paglia li salutò molto educatamente, pur sapendo che da lì a poco gli avrebbe dato la caccia. Come tutti i Pirati Frecce rosse era molto devoto e leale nei confronti del suo capitano.

Forza e abilità[]

DJ Kappa era molto agile, veloce e riusciva ad effettuare salti molto alti. Si muoveva a bordo di uno skateboard fatto con il guscio di una tartaruga.

Armi[]

DJ Kappa piatti

DJ Kappa lancia dei piatti esplosivi che porta sulla testa.

DJ Kappa combatteva utilizzando dei piatti che porta impilati sulla testa. Una volta che i piatti colpivano il bersaglio, esplodevano. Ha dimostrato di avere un'ottima mira e infatti Omatsuri lo definisce un cecchino.

Storia[]

Passato[]

Circa venticinque anni fa i Pirati Frecce rosse finirono in una tempesta che li uccise tutti, tranne il loro capitano. Egli però, naufragato sull'isola Omatsuri, riuscì a stringere un patto con il giglio garofano, che riportò in vita tutti i suoi compagni, compreso DJ Kappa.

Film 6[]

Zoro attacca DJ Kappa

Zoro attacca DJ Kappa.

DJ Kappa partecipa alla cena organizzata in onore dei Pirati di Cappello di paglia. Mentre fa una passeggiata Usop si imbatte in un guscio di tartaruga ed accidentalmente sveglia DJ Kappa, che ci stava dormendo dentro. Immediatamente, con un tono innocente, il ragazzo chiede ad Usop che gli regali il suo cappello. Usop si rifiuta di darglielo e commenta la strana abitudine linguistica dell'interlocutore. DJ Kappa si infuria e attacca Usop; dopo averlo sconfitto gli ruba il cappello e consegna il corpo del pirata al suo capitano. Subito dopo Omatsuri annuncia l'inizio di una gara di tiro per la ciurma di Rufy, in cui cento cecchini, tra cui lo stesso DJ Kappa, devono dare la caccia ai Pirati di Cappello di paglia.

Nami fugge nella foresta e Sanji si nasconde in un edificio abbandonato, ma DJ Kappa raggiunge entrambi e li sconfigge. Insegue anche Zoro e colpisce anche lui con i suoi piatti fino a farlo crollare a terra. Incredibilmente Zoro non perde i sensi ed attacca il ragazzo infliggendo numerosi colpi mortali al nemico. DJ Kappa però sopravvive senza perdere nemmeno una goccia di sangue e la cosa stupisce lui stesso più di Zoro. All'improvviso Omatsuri giunge alle spalle dello spadaccino e lo colpisce con una freccia; DJ Kappa quindi chiede al suo capitano com'è possibile che sia ancora vivo. Omatsuri gli mente giustificando il fatto con la forza straordinaria del ragazzo ed egli gli crede. Poi si allontana, ma fatti pochi passi sembra appassire e crolla a terra, morto.

DJ Kappa torna nuovamente in vita dopo che il giglio garofano inizia ad assorbire le energie dei Pirati di Cappello di paglia. Quando il giglio garofano viene ucciso dal capitano dei Pirati Ochanoma, DJ Kappa e gli altri si trasformano immediatamente in piante.

Curiosità[]

  • DJ Kappa prende il nome dalla figura mitologica del Giappone di nome kappa. I kappa, inoltre, vengono descritti come esseri dall'aspetto simile a bambini, con un guscio di tartaruga sulla schiena, le mani palmate e con una ninfea in testa. I loro passatempi preferiti sarebbero, tra molti, anche rubare oggetti e rapire persone, che è ciò che DJ Kappa fa con Usop.
  • Aveva l'abitudine di aggiungere il suffisso "pu" alla fine delle frasi e non sopportava chi lo derideva per questo.

Navigazione[]

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