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"Ener" è un articolo completo ed esauriente!

Ener è un nativo di Bilca e l'ex dio di Skypiea.

Aspetto

È un uomo di media statura dal fisico asciutto e muscoloso ed ha una carnagione molto chiara. Al contrario della maggior parte degli abitanti del cielo, sulla schiena non possiede ali, ma quattro tamburi con raffigurate delle tomoe, da cui può generare tre bestie elettriche. Questi strumenti sono curiosamente molto simili a quelli posseduti da Raijin, il dio del tuono nella mitologia giapponese. Altra peculiare caratteristica di Ener sono i suoi lobi notevolmente allungati, al termine dei quali sono attaccati degli orecchini d'oro. Ha dei biondi capelli ricci, che copre con una bandana bianca.[2]

Gira sempre a torso nudo ed indossa dei pantaloni in stile orientale di colore arancione con striature nerastre che terminano stringendosi presso le caviglie. Attorno alla vita ha invece due fasce, una celeste e l'altra blu. Non porta le scarpe, però indossa una grande quantità di braccialetti, anelli e cavigliere, tutti d'oro.

Carattere

Ener complesso di Dio

Ener convinto di essere un Dio.

Ener pensa a se stesso come a un dio invincibile e immortale, pertanto si sente in diritto di appropriarsi o di distruggere qualsiasi cosa egli voglia. È una persona arrogante, egocentrica, sadica e totalmente priva di scrupoli, anche quando si tratta di uccidere altri esseri viventi. Il suo stile di vita si basa sul più completo relax e sulla totale noncuranza di ciò che gli accade intorno, dato che grazie ai poteri del Rombo Rombo si ritiene al sicuro da qualsiasi genere di pericolo. Anche nel bel mezzo di una battaglia, il suo comportamento è completamente rilassato. Durante il duello con Kamakiri, infatti, finge di dormire per umiliarlo e per dimostrargli la sua netta superiorità.[3]

La sua arroganza e il suo delirio di onnipotenza lo portano a cercare di agire anche come un dio. Infatti non solo sfrutta i suoi poteri per regnare con il pugno di ferro, ma anche per spiare i suoi sudditi così come giustiziarli sul posto nel caso si senta offeso dalle loro azioni o parole. Cerca perfino di enunciare delle profezie che poi tenta lui stesso di far diventare realtà in modo da provare il suo status di divinità, come quando rivelò il risultato della guerra nell'Upper Yard,[4] solo per poi intervenire e alterare il corso dei combattimenti a suo favore, nonostante poi la sua profezia sia risultata lo stesso falsa.

Nel caso in cui si ritrovi davanti ad un avversario in grado di mettere in discussione la sua totale supremazia, Ener si dimostra impreparato, come quando scopre che Rufy è immune ai suoi fulmini o quando Wiper usa il Reject Dial con l'agalmatolite per annullare la sua intangibilità. In quel caso ostenta una falsa sicurezza e tenta di comprare l'avversario, ma quando Wiper gli urla che intende morire con lui, viene preso dal panico. Quando invece si rianima poco dopo, replica che spaventare un dio come lui è impossibile, perché lui stesso è la paura.

È comunque in grado di riconoscere i meriti altrui, tanto da rimanere colpito dalle competenze archeologiche di Nico Robin, che in poco tempo ha scoperto tutto ciò di cui lui era venuto a conoscenza in sei anni di ricerche. Ha anche apprezzato il coraggio di Rufy per averlo voluto affrontare di persona.

Relazioni

Alleati

Sacerdoti

I sacerdoti erano i quattro più potenti subordinati di Ener. Nonostante egli si interessasse poco delle loro sorti, i quattro credevano invece genuinamente nel loro leader. Quando è venuto a conoscenza della loro sconfitta, Ener non si è dimostrato particolarmente sorpreso, affermando al contrario come la loro presenza sarebbe stata dannosa per il regno che egli intendeva creare sul Warth fatato.

Automi

Gli automi sono robot che Ener incontra sulla luna. I primi di cui fa conoscenza sono i quattro che provengono da Karakuri. Dopo avere sconfitto i Pirati spaziali, loro nemici, Ener incontra in seguito degli automi simili nella città sotterranea del satellite, che ripristina involontariamente grazie ai suoi poteri. A questo punto, i robot si mettono al suo servizio, aiutandolo a creare l'impero lunare che desiderava.

Nemici

Shandia

Tutti gli Shandia provano un odio profondo nei confronti di Ener per avergli sottratto la loro terra. Per sconfiggere Ener, Wiper è infatti disposto a perdere sia la sua vita che quella dei suoi compagni, tanto da raccomandare ai suoi seguaci, in seguito alla sconfitta di Satori, di lasciare indietro i compagni che cadranno per puntare direttamente alla residenza del dio.

Gan Forr

Ener ha sconfitto e spodestato Gan Forr quando quest'ultimo era dio di Skypiea. Da allora l'anziano abitante del cielo vive in un luogo fuori dalla portata del mantra di Ener, così da non farsi trovare da lui. I due si disprezzano a vicenda: Ener considera Gan Forr un povero vecchio e quest'ultimo considera il primo un pazzo privo di scrupoli.

Guardie del dio

Le guardie del dio, chiamate White Beret durante la tirannia di Ener, compongono inizialmente la sua milizia di basso livello. Il loro scopo è infatti quello di mantenere l'ordine a Skypiea per non provocare l'ira dello stesso Ener. Quando però scoprono che il dio progetta di distruggere Skypiea, anch'essi si ribellano a lui e cercano di portare in salvo la popolazione.

Forza e abilità

In qualità di Dio di Skypiea, Ener aveva il pieno controllo su tutta l'isola del cielo, dove era profondamente temuto da tutti i suoi abitanti. Infatti, la paura di quest'ultimi era tale da considerarlo non come un semplice leader, ma come un vero e proprio Dio.

Grazie al suo frutto del diavolo e alla sua abilità nel controllare il mantra, Ener è considerato un individuo estremamente potente. È stato infatti definito più volte sia dai suoi nemici che dai suoi stessi alleati come un essere invincibile[3][5] e onnipotente.[6] La sua forza è tale da permettergli di sconfiggere i più forti componenti dei Pirati di Cappello di paglia, tra cui Zoro, Sanji e Nico Robin, con grandissima facilità. Con la stessa facilità ha anche sconfitto Wiper, il più forte guerriero tra tutti gli Shandia, il precedente dio Gan Forr ed abbattuto Nola, un serpente dalle enormi dimensioni.[7] Il solo motivo che ha permesso a Rufy di sconfiggerlo è infatti la sua immunità agli attacchi elettrici. Ciononostante, durante il loro primo scontro, Rufy non è riuscito comunque ad avere la meglio su Ener, che grazie alla duttilità dei suoi poteri è riuscito a scaraventare il pirata giù dalla sua arca.[8]

Ha dimostrato di essere anche molto astuto, tanto da capire, solo ascoltando le parole di Nico Robin, che la campana d'oro non si trovava sull'Upper Yard ma in cima al Giant Jack. È inoltre riuscito subito a modificare il suo stile di combattimento durante il suo primo scontro con Rufy. Infatti, dopo avere appurato che il fulmine non aveva alcun effetto sul corpo di gomma del pirata, è riuscito al meglio a sfruttare le debolezze del suo avversario: ovvero le armi da taglio e il calore.

È inoltre un abile manipolatore, tanto da approfittare della guerra centenaria tra gli Shandia e gli abitanti di Skypiea per alimentare il loro odio reciproco ed evitare che le due fazioni si alleassero contro di lui. Ha anche dimostrato di possedere una vasta conoscenza di meccanica e tecnologia, dato che ha progettato lui stesso la sua arca Maxim.

Capacità fisiche

Ener possiede una grandissima forza fisica, che dimostra bloccando senza alcuna fatica un fendente di Zoro col suo bastone. È anche estremamente agile e veloce, capace di compiere capriole all'indietro con una sola mano e ad evitare, anche senza ricorrere al suo frutto del diavolo, la maggior parte degli attacchi nemici, come quelli di Gan Forr e Rufy.

È anche dotato di una buona resistenza fisica, tanto da non cedere, seppure subendo molto, a buona parte degli attacchi di Rufy.

Frutto del diavolo

Lente Per maggiori informazioni, vedere Rombo Rombo
Rombo Rombo

Ener utilizza i poteri del Rombo Rombo.

Ener ha mangiato il frutto del diavolo Rombo Rombo della categoria Rogia. Ciò gli permette di utilizzare una gran quantità di attacchi basati sull'elettricità. Oltre a questo, può rendersi intangibile, muoversi alla velocità del fulmine, spostarsi attraverso i conduttori elettrici e, nel caso in cui il suo cuore si fermi, è in grado di autopraticarsi inconsciamente un massaggio cardiaco con la sua elettricità.[9] A causa di tutte queste caratteristiche, il Rombo Rombo, come afferma la stessa Nico Robin, ha la fama di essere invincibile.[5]

Mantra

Ener sa utilizzare l'Ambizione della percezione, nota a Skypiea come mantra. Tale abilità gli permette di prevedere con grande facilità gli attacchi nemici, come dimostrato nel suo primo scontro con Rufy. Inoltre, emettendo onde elettromagnetiche grazie al suo frutto del diavolo, può persino udire le conversazioni di persone molto distanti da lui. La combinazione di questi due poteri lo rende praticamente del tutto onnisciente sui fatti che avvengono in tutta Skypiea.[10]

Armi

Lente Per maggiori informazioni, vedere Nonosama
Nonosama

Il bastone di Ener.

Ener possiede il Nonosama, un bastone d'oro che egli può rimodellare a piacimento fondendolo e plasmandolo con i suoi poteri elettrici. Fondamentalmente lo utilizza per eliminare chi non ritiene degno di essere ucciso con i suoi fulmini, ma contro Rufy è costretto ad usarlo data la sua capacità isolante verso l'elettricità. In questa occasione Ener si è dimostrato molto abile nel maneggiare tale arma, tanto da riuscire a mettere più volte alle strette il pirata.

Storia

Passato

Guerrieri di Ener

Ener e i suoi seguaci conquistano Skypiea.

Ener nacque e crebbe nell'isola del cielo Bilca. Sei anni prima dell'inizio della narrazione però, distrusse la sua terra natia, non dimostrando alcun legame affettivo verso di essa, dopo avere mangiato il frutto del diavolo Rombo Rombo ed avere cominciato a pensare di essere un dio. Con i suoi seguaci si diresse poi a Skypiea, altra isola del cielo, affrontando e sconfiggendo Gan Forr, dio in carica, e usurpandone la posizione.

Ener instaurò così un regno di terrore e di paura a Skypiea. Il titolo di dio, che prima era solo simbolico, assunse un valore letterale, tanto che tutti gli abitanti dell'isola furono costretti a venerarlo come una divinità. Chiunque parlasse male di lui subiva infatti il suo giudizio divino. Nel corso dei sei anni del suo regno il dio studiò la storia dell'Upper Yard e si fece costruire dagli ex subordinati di Gan Forr una grandiosa arca, Maxim, con cui potere raggiungere il warth fatato che Ener considerava il luogo adatto in cui costruire un nuovo impero in cui sarebbero vissute solo le persone da lui elette.

Saga di Skypiea

Ener usa il giudizio divino su un uomo che stava cercando di fuggire dai quattro sacerdoti.

Quando Konis rivela di avere tradito i Pirati di Cappello di paglia per timore di Ener, il dio usa il giudizio divino sulla ragazza colpevole di avere inizialmente ospitato i pirati e di avere confessato il suo voltafaccia ai suoi nuovi amici.

Dopo la sconfitta di Satori, avvenuta per mano di Rufy e Sanji, Ener riunisce i tre sacerdoti superstiti nella sua residenza personale. Qui, approfittando di un nuovo attacco degli Shandia, i quali hanno saputo della mancanza di un sacerdote, il dio indice un gioco di sopravvivenza tra tutte le fazioni, ovvero i pirati, gli Shandia e i suoi cinquanta guerrieri sacri, oltre a se stesso, i suoi sacerdoti e il vecchio Gan Forr, per un totale di ottantuno partecipanti. Ener prevede che i sopravvissuti saranno alla fine soltanto cinque, e questi saranno i prescelti per accompagnarlo nel Warth fatato, laddove creare un nuovo grandioso impero. Sentendosi in dovere di partecipare attivamente appare sulla Going Merry e attacca Sanji e Usop facendogli perdere i sensi, dopodiché rivela a Gan Forr di essere in partenza per il warth fatato e se ne va.

Ener attacca Kamakiri

Ener sconfigge Kamakiri.

In seguito viene raggiunto da Kamakiri. Nonostante i suoi sforzi il guerriero non può niente contro l'intangibilità e la potenza di Ener, venendo dunque battuto. L'attacco che il dio ha utilizzato per sconfiggere Kamakiri ha però avuto l'effetto collaterale di eliminare anche altri venti partecipanti alla battaglia, compresi i suoi uomini.

Riappare nella zona in cui Ohm tiene la sua prova del ferro, in cui al momento si trovano Wiper, Zoro e Gan Forr. All'esterno dell'area della prova Laki cerca di avvertire Wiper che il dio è imbattibile, ma viene prontamente neutralizzata da Ener. Dopodiché il dio scompare di nuovo.

In seguito Ener incontra Nico Robin alle rovine di Shandora, alla quale rivela di avere già sottratto alla città tutto l'oro di cui disponeva, ma rimane incuriosito e interessato quando l'archeologa si lascia sfuggire un riferimento all'antica campana d'oro.

Pagaya e Konis incontrano poi uno dei soldati di Ener, ferito, il quale li avverte che il dio ha intenzione di distruggere l'intera Skypiea; questi viene però colpito dal giudizio divino di Ener, il quale ha captato la conversazione. Il guerriero e Pagaya rimangono coinvolti, mentre Konis riesce a scansarsi e decide quindi di avvertire gli abitanti dell'isola nel cielo dell'imminente pericolo.

Gan Forr Wiper Zoro Robin vs Ener

Gan Forr, Wiper, Zoro e Robin affrontano Ener.

A questo punto Ener distrugge le nuvole presenti sopra lui e Robin e fa precipitare i sopravvissuti tra le rovine di Shandora. Annuncia ai presenti che, a tre minuti dal termine del survival, essi sono in sei: Ener stesso, Wiper, Zoro, Robin, Gan Forr e Nami. Per fare avverare la sua profezia, quindi, uno di loro dovrà essere eliminato. Quando egli chiede ai rimanenti chi preferiscano che se ne vada, tutti decidono all'unanimità che ad essere liquidato dovrà essere il dio. Ridendo per la loro scelta Ener spiega loro perché ha deciso di distruggere Skypiea: secondo lui è innaturale che le persone vivano in cielo ed è suo compito, in quanto divinità, fare in modo che l'ordine dell'universo venga rispettato.

In risposta Gan Forr lo attacca, venendo però battuto con estrema facilità. Quando Robin, poi, gli dice che non può distruggere tutto a caso, soprattutto se il suo obiettivo è trovare la campana d'oro, Ener le risponde che lui sa già dove si trova, dopodiché la attacca e sconfigge. Anche Zoro tenta di aggredire il dio con tutta la potenza delle sue tecniche, ma non riesce a fargli neanche un graffio, venendo a sua volta messo fuori gioco. Quando è il turno di Wiper, però, lo Shandia utilizza un pezzo di agalmatolite per privare l'avversario dei suoi poteri, attaccandolo poi con il suo Reject Dial e riuscendo a fermargli addirittura il battito cardiaco. Ener riesce però a fare ripartire il suo cuore autopraticandosi un massaggio cardiaco grazie ai poteri del suo frutto del diavolo e sconfigge anche Wiper.

L'unica persona rimasta è quindi Nami che, pur di avere salva la vita, finge di accettare l'invito del dio ad andare con lui sul warth fatato. Così Ener fa strada alla ragazza fino a Maxim, la sua imponente arca d'oro, costruita con l'oro proveniente da Shandora.

Prima che Ener possa mettere in moto Maxim Rufy, liberatosi dal ventre di Nola e giunto fin lì con l'aiuto del Mantra di Aisa, vi fa irruzione. Come prima cosa il dio cerca di attaccare Cappello di paglia con i suoi fulmini, non sortendo però alcun effetto. Inizialmente Ener pensa che il ragazzo abbia schivato il colpo, ma dopo un nuovo attacco andato a vuoto capisce che qualcosa non va. La spiegazione è che Rufy, avendo mangiato il frutto Gom Gom ed essendo diventato di gomma, immune all'elettricità. Ener ne rimane scioccato, non immaginando che potesse esistere qualcuno in grado di resistere al suo potere.

Rufy Ener

Rufy contro Ener.

Ciononostante la lotta prosegue senza esclusioni di colpi, ed Ener prevede ed evita la maggior parte degli attacchi utilizzando il mantra. Per rendere meno prevedibili i suoi colpi, dunque, il ragazzo di gomma spedisce i suoi pugni contro le pareti dell'arca, in modo che, rimbalzando, assumano traiettorie incontrollabili. Ener usa così i suoi poteri per fondere il Nonosama al fine di renderlo un tridente con cui trafiggere l'avversario. Ener riesce infine a prevalere: grazie al suo corpo fatto di elettricità, infatti, si sposta attraverso l'oro di cui è fatta l'arca, aggredendo Rufy da diverse angolazioni, e riesce persino a intrappolare il braccio destro del ragazzo in una grossa sfera d'oro che aveva ottenuto fondendo una statua. Dopodiché il dio butta il pirata giù dall'arca.

A questo punto, Ener mette in moto Maxim, iniziando a concretizzare il suo piano di distruggere Skypiea. Tramite il potenziamento delle sue capacità per mezzo dell'arca Ener crea una massiccia nube di consistenza elettrica con cui distrugge Angel Island. A questo punto il dio ne crea una ancora più gigantesca, che dirige su Upper Yard. Nami, però, che fino ad allora aveva finto di volersi unire a Ener, si ribella a lui preparandosi a combatterlo con il Clima Takt.

Nel frattempo Sanji e Usop, ancora sulla Going Merry, si riprendono. I due decidono di andare a salvare Nami, riuscendo a salire sull'arca in volo. Mentre Usop distrae Ener, Sanji distrugge i marchingegni che consentono a Maxim di volare. Così, mentre il dio lascia perdere gli amici di Rufy per riparare il sabotaggio, questi ultimi ne approfittano per fuggire, saltando giù dall'arca. Ener riesce comunque a ridimensionare i danni, scatenando inoltre una pioggia di fulmini su Skypiea.

Ener finale

Ener nella sua forma finale cerca di sconfiggere Rufy.

Mentre la nube di Ener si sta caricando per distruggere l'Upper Yard, Rufy torna sull'arca grazie a Nami e lancia un pugno verso la nube stessa, che si frammenta in vari pezzi per via della conducibilità elettrica del metallo. A questo punto Ener, furioso, scatena tutti i suoi poteri, trasformandosi in una specie di grosso Buddha di pura elettricità e trafiggendo Rufy con il tridente. Rufy precipita nuovamente, ma si aggrappa ad una nuvola solida e usa il suo corpo di gomma come una catapulta per lanciarsi di nuovo all'altezza dell'arca Maxim. Il suo pugno è così veloce che Ener non può schivarlo; l'enorme sfera d'oro danneggia l'arca ed arriva fino alla campana d'oro degli antichi Shandia, che suona nuovamente dopo quattrocento anni di silenzio.

Ener, nonostante non sia riuscito a distruggere Upper Yard, si allontana con la sua arca in direzione del Warth fatato, ovvero la Luna.

Ener e le grandi manovre nello spazio

Automi

Ener in compagnia degli automi nella città sotterranea.

Ener corona il suo sogno di raggiungere il Warth fatato, arrivando finalmente sulla Luna con Maxim. Dopo essere sceso e avere scoperto che l'atmosfera è respirabile, trova uno strano essere esplorando un cratere. Come prima cosa lo attacca con una scossa elettrica, ma egli sopravvive e sembra anzi stare meglio di prima. Si tratta del Spacey, un piccolo automa giunto insieme a tre compagni sulla Luna per capire chi aveva causato indirettamente la morte del loro creatore, il professor Tsukimi, scoprendo che si tratta dei Pirati spaziali. Uno di questi compare improvvisamente e trafigge l'automa con una specie di lancia, quasi uccidendolo.

Il pirata se la prende anche con Ener, ma quest'ultimo contrattacca e ha facilmente la meglio. Intanto gli altri Pirati spaziali hanno distrutto l'arca dell'ex dio, cosicché questi, infuriato, li stermina tutti scatenando i suoi poteri. Spacey, ripresosi, ringrazia Ener insieme ai suoi compagni, ma egli, per tutta risposta, li colpisce tutti e quattro con una scossa.

Continuando la sua esplorazione, Ener si cala nel cratere precedentemente scavato dai Pirati spaziali e giunge in una grande città sotterranea. Come prima cosa dirama i suoi fulmini in tutti gli edifici. Il suo attacco colpisce però anche degli automi simili ai precedenti, ma dotati di ali, che con l'elettricità si riattivano. Ener si ritrova dunque circondato da automi che gli dimostrano la loro gratitudine.

Ener si mette quindi a studiare le pitture sulle pareti della grotta. Apprende che la città si chiamava anticamente Bilca e che gli abitanti avevano costruito gli automi affinché li servissero. La popolazione successivamente abbandonò la Luna per dirigersi in un luogo più ricco di risorse, la Terra. Alla fine della lettura, Ener si rende conto di avere a sua completa disposizione un nuovo vasto territorio e molti seguaci ai suoi ordini ed inizia a costruire l'impero dei suoi sogni.

Nave

Lente Per maggiori informazioni, vedere Maxim

Ener possedeva un'arca chiamata Maxim. Essa viene distrutta dai Pirati spaziali.

Curiosità

Ener senza bandana

Ener a capo scoperto.

  • La sua risata tipica è "yahahahaha!".
  • Il suo cibo preferito sono le mele.[11]
  • Oda ha affermato che, se Ener fosse stato un pirata ricercato nel mare blu, la sua taglia sarebbe stata di almeno 500.000.000 Simbolo Berry.[12]
  • Ener, anche se è nativo di Bilca, non possiede le ali come i suoi compatrioti.
  • L'aspetto della forma finale di Ener è ispirato ad un elefante.[13]
  • Quasi tutti gli attacchi di Ener prendono il nome da divinità dei fulmini di culture del mondo reale.

Note

  1. One Piece Blue Deep: Characters World.
  2. SBS del volume 38.
  3. 3,0 3,1 Vol. 28capitolo 264 ed episodio 173, Ener sconfigge Kamakiri.
  4. Vol. 28capitolo 256 ed episodio 169, Ener enuncia la sua profezia.
  5. 5,0 5,1 Vol. 29capitolo 274 ed episodio 180.
  6. Vol. 29capitolo 270 ed episodio 177, Ohm lo afferma.
  7. Vol. 29capitolo 273 ed episodio 179, Ener fulmina Nola.
  8. Vol. 30capitolo 282 ed episodio 184, Ener scaraventa Rufy giù dalla sua arca.
  9. Vol. 29capitolo 275 ed episodio 181.
  10. Vol. 30capitolo 278 ed episodio 182, Ener spiega a Nami il suo mantra.
  11. SBS del volume 36.
  12. SBS del volume 43.
  13. One Piece Magazine Vol. 1.

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